Disinfezione della piscina con elettrolisi a sale: vantaggi e svantaggi
La disinfezione della piscina con elettrolisi a sale è una metodologia sempre più impiegata come alternativa alle soluzioni chimiche più comuni. Principalmente perché favorisce il taglio dei costi per l’acquisto di prodotti dedicati, perché garantisce una sensazione di benessere ai bagnanti e perché non provoca irritazione a pelle ed occhi. In questo approfondimento vedremo come funziona l’elettrolisi, quali sono i vantaggi del suo utilizzo e cosa evitare per non incorrere in fastidiosi intoppi.
Disinfezione della piscina con elettrolisi a sale: come funziona
In che modo funziona l’elettrolisi a sale nelle piscine? Il sistema scioglie in modalità automatica il sale nella piscina, con una concentrazione che è pari a circa 5 g/l. Dunque una quantità esigua e ampiamente tollerata dal nostro corpo, tanto che fare il bagno regala una sensazione di benessere ed azzera del tutto la comparsa della fastidiosa irritazione agli occhi. Come sappiamo il sale di per sé non garantisce proprietà disinfettanti, ma i clorinatori per piscine generano al loro interno il cloruro di sodio, grazie al quale è possibile la disinfezione. In questo caso, però, la quantità di cloro utilizzata è inferiore a quella standard. Oltre ai benefici per i bagnanti, dunque, gli elettrocloratori per piscine garantiscono anche il rispetto per l’ambiente.
Sterilizzatori Elettrolisi per piscina: vantaggi e svantaggi
Che vantaggi si hanno con gli sterilizzatori per l’elettrolisi del sale in piscina? Prima di tutto la maggior parte dei modelli – se non la totalità – è dotata di un sistema automatico per l’accensione e lo spegnimento. In più i prodotti non vanno dosati manualmente perché, come abbiamo visto, è il sistema a generare quanto necessario per la disinfezione. Questo garantisce una comodità per l’impiego e un risparmio energetico che si ripercuote sui costi di gestione. Il secondo aspetto di cui tenere conto lo abbiamo già sottolineato in precedenza: la percezione di benessere è maggiore rispetto alle piscine che vengono trattate con agenti chimici.
Per contro è importante tenere presente alcuni accorgimenti per far sì che lo sterilizzatore mantenga intatte le sue proprietà nel tempo e che garantisca un funzionamento ottimale. Per prima cosa ricordate di mantenere sempre pulite le parti in acciaio in vasca, in questo modo riuscirete ad annullare il rischio di corrosione. Anche l’utilizzo dell’anticalcare è molto importante, specie se l’acqua ha eccessivi tassi di durezza: questo impedirà il verificarsi di incrostazioni nella cella di produzione dell’elettrocloratore. A riguardo potrà esservi utile l’utilizzo di un sistema di controllo automatico del pH.
La riduzione dei costi e la manutenzione periodica
Lo abbiamo già accennato in precedenza: quello del contenimento dei costi è uno dei vantaggi dell’utilizzo di un sistema di elettrolisi. Fondamentalmente perché il cloro viene generato direttamente dalla macchina, dunque si azzera la spesa necessaria per l’acquisto dello stesso. Dal punto di vista della manutenzione il costo è bene ammortizzato: sarà necessario cambiare gli elettrodi di produzione del cloro ogni 8000-12000 ore di funzionamento, ovvero più o meno ogni 5-7 anni in caso di utilizzo standard. Infine, poiché è necessario pulire periodicamente le piastre degli elettrodi rimuovendo il calcare, dovrete acquistare un acido dedicato allo specifico trattamento.