Vanga elettrica: cos’è e come si usa

La vanga elettrica, o motozappa o elettrozappa, è il dispositivo ideale per chi ha un giardino, un orto o un piccolo appezzamento di terreno e desidera occuparsene personalmente, coltivando sia la terra sia il proprio hobby e la propria passione.

Curare il proprio giardino o il proprio orto

Oggigiorno, avere una casa con un giardino o un piccolo terreno nel quale realizzare un orto è davvero da considerarsi una grande fortuna. Di certo, questo implica un impegno e anche un investimento di tempo libero per tenerlo pulito, ordinato, di bell’aspetto e produttivo. Zappare è senza dubbio una delle attività più faticose ma è anche indispensabile per molti motivi.

Dissodare adeguatamente il terreno significa mescolarlo, per far sì che gli elementi nutritivi della terra si distribuiscano in modo omogeneo, renderlo soffice ed accogliente per semi e colture, farlo diventare più drenante e filtrante per migliorarne la permeabilità e assicurarsi che l’acqua arrivi fino alle radici delle piante. Vangare è quindi un’operazione imprescindibile, sia per il prato che per le piante da fiore, da frutto o le coltivazioni da orto.

Per molte persone il giardinaggio è una passione e rappresenta un hobby col quale riempire piacevolmente molti pomeriggi e fine settimana, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo. A volte, però, zappare adeguatamente la terra è un lavoro troppo impegnativo e faticoso anche per i più motivati e volenterosi. Il problema può essere facilmente risolto acquistando una vanga elettrica, soluzione perfetta per piccole aree di terra da vangare, zappare o dissodare.

Vanga elettrica: cos’è

La vanga elettrica, come dice la parola stessa, è una vanga dotata di un motore elettrico, che consente di ottenere ottimi risultati risparmiando tempo e fatica. Si tratta di un dispositivo motorizzato, che permette di trattare il terreno per smuoverlo, dissodarlo, arearlo e renderlo perfetto per la coltivazione di qualsiasi tipo di seme, albero, pianta o cespuglio.

Zappare la terra prima di coltivarla, alla fine della stagione invernale, è la prima operazione da fare se si desidera ottenere un giardino o un orto produttivi, che garantiscano l’ottima resa dell’erba, delle colture o della vegetazione in generale. La vanga elettrica permette di compiere quest’operazione senza stancarsi, senza farsi venire il mal di schiena o dolori lancinanti alle braccia, impiegando la metà del tempo che occorrerebbe per ottenere lo stesso risultato con la vangatura manuale.

Vanga elettrica: come funziona

Utilizzare un’elettrozappa è semplicissimo e possono davvero riuscirci tutti. Il mercato offre diversi modelli di vanghe elettriche, ognuna con un design particolare, da scegliere in base alla propria postura, alle proprie esigenze e necessità. Tuttavia, sono più o meno tutte fatte come un tosaerba, con un’impugnatura che non implica il doversi abbassare e una base che aderisce al terreno.

Per zappare la terra usando la vanga elettrica basta accenderla, tenerla ancorata a terra con l’apposito pedale e muovere il manubrio avanti e indietro con piccoli movimenti. Il tutto tenendo la schiena dritta e senza dover sforzare le braccia. Ad ogni movimento, le pale dell’elettrozappa penetrano nel terreno, afferrano le zolle di terra dura, le girano e le rilasciano. Esattamente la stessa cosa che si fa utilizzando la pala manuale. Il risultato finale è perfetto ma senza fatica e sforzo.

Dove si acquistano le vanghe elettriche

La vanga elettrica è un piccolo dispositivo ad uso domestico, di facile reperibilità e con un costo decisamente abbordabile. Si acquista in tutti i negozi di bricolage, e giardinaggio, negli ipermercati che hanno un reparto dedicato al fai-da-te, negli negozi di elettrodomestici oppure online, scegliendo tra le tante piattaforme di e-commerce che il web offre. Sono funzionali e sicure, perché tutte dotate di dispositivo di autospegnimento in caso di problemi o uso improprio, leggere e adatte anche a persone anziane o a chi soffre spesso di mal di schiena e non può impegnarsi in attività faticose.