Quando e quanto irrigare? Tempi e metodologia

Una delle domande più frequenti per chi possiede un giardino è quanto è necessario irrigare un prato, specialmente in estate. Cominciamo col dire che durante i periodi più caldi è consigliabile bagnare il prato alla mattina presto, una o due ore dopo l’alba. In questo momento della giornata l’acqua idrata il manto erboso ed evita la comparsa di potenziali malattie fungine, frequenti in presenza di forte umidità. Vediamo le migliori metodologie da adottare.

Come e quanto irrigare un prato

I fattori da tenere in considerazione per stabilire la quantità di acqua sono due, il periodo e la tipologia di terreno. Ad esempio durante la stagione estiva il consumo medio d’acqua giornaliero è di circa 5 litri al metro quadrato, che si accentua in presenza di caldo superiore alla media. Così come è da evitare lasciare un manto erboso a secco di acqua per lunghi periodi, è altrettanto sbagliato eccedere con le irrigazioni. Accertatevi che il tappeto erboso sia asciutto prima di procedere. A riguardo, tenete presente anche che un terreno argilloso trattiene molta più acqua di un terreno sabbioso, che al contrario si asciuga molto in fretta.

In linea di massima in autunno, specie se poco piovoso, è bene continuare ad annaffiare il prato con regolarità, circa 2-3 volte alla settimana. In questo periodo dell’anno dovrete inoltre procedere alla pulizia e al rastrellamento per eliminare rami, foglie secche ed eventuali infestanti. In inverno il prato non necessita di un’irrigazione regolare. Mantenete il terreno a riposo ed evitate qualsiasi ristagno d’acqua.

In primavera, escludendo la frequenza delle piogge, è bene irrigare il prato ogni 2-3 giorni. L’estate è sempre la stagione più problematica, specie se vi ritroverete a trascorrere lunghi periodi fuori casa per le vacanze. Durante i mesi più caldi il prato va innaffiato ogni giorno e nelle ore meno calde. In questo caso un impianto di irrigazione automatizzato potrebbe essere utile alla vostra causa.

Come automatizzare l’irrigazione: i migliori strumenti

Installazione di Centraline

Per stabilire con esattezza quanto innaffiare un prato bisognerebbe analizzare dati e calcoli, conoscere il coefficiente culturale della coltura o prato da irrigare e reintegrare giornalmente il fabbisogno. Tutto ciò è reso molto più semplice dall’utilizzo dei sistemi di impianti di irrigazione e tramite l’installazione di apposite centraline che consentono di programmare l’irrigazione quotidiana del prato.

L’installazione di un impianto di irrigazione ci risolve molti problemi: sicuro, programmabile, attivo anche quando non ci siamo. Per questo, in fase di progettazione di una casa nuova, è sempre consigliabile prevederlo da subito, prima ancora di piantare l’erba. Si tratta di automazioni che possono collegare poche elettrovalvole, fino a centraline complesse capaci di inviare segnali via radio, che consentono gestire diversi campi da un unico punto. Sistemi gestibili da remoto tramite uno smartphone o un pc connessi ad internet.

Tensiometri

Tensiometri giardino

Il tensiometro è uno strumento semplice ed economico che ci consente di misurare la forza con cui l’acqua è trattenuta nel terreno. Installato alla profondità dell’apparato radicale della pianta – o appena sotto la superficie del tappeto erboso – ci comunica tramite un manometro lo stato del terreno (asciutto o bagnato). Attraverso il suo utilizzo sapremo esattamente quanto far durare l’irrigazione e ogni quanto intervenire.

Sensori Capacitivi

Sensori giardino

I sensori capacitivi misurano la quantità di acqua nel terreno e possono essere utilizzati per analizzare il percolamento dell’acqua nel terreno. Spesso affiancano un sistema automatico di irrigazione gestibile e monitorabile da remoto, ovvero da pc smartphone o tablet. Grazie al loro utilizzo è possibile risparmiare sui costi di corrente ed acqua, irrigando meglio e di meno. E tutelare il buono stato del nostro prato: la concezione di irrigare “a occhio” o ad intuito è ormai superata e può portare più danni che benefici.