Come progettare e realizzare un impianto di irrigazione perfetto
Un buon impianto di irrigazione è importante per la tenuta di un prato, di un giardino, di un orto. Ogni appezzamento di terreno utilizzato ha la sua esigenza idrica, per questo la progettazione dell’impianto deve essere eseguita a regola d’arte. Vediamo come.
Impianto di irrigazione: le specifiche
Per prima cosa bisogna tenere conto della dimensione e della forma del giardino, da cui dipenderanno il numero di irrigatori, la loro portata/pressione e la loro posizione. È importante che il prato o l’orto riceva la giusta irrigazione, né troppa né poca. Per questo gli impianti di ultima generazione sono dotati di una centralina di controllo che permette di programmare lo start e la durata dell’irrigazione. Ad esempio, in estate, un prato dalle comuni caratteristiche richiede 5 litri per metro quadro: è dunque utile programmare lunghe irrigazioni alla mattina presto, così da risparmiare sull’acqua e favorire la robustezza dell’erba.
Come progettare un impianto di irrigazione
Si parte dalla planimetria, su cui riversare tutte le informazioni necessarie per lo sviluppo dell’impianto. Consigliamo di disegnare su carta millimetrata il perimetro esterno, la casa, eventuali ulteriori edifici, i camminamenti, l’area adibita a prato. Insieme a tutti gli elementi presenti come le siepi, le aiuole e gli alberi.
La quantità di acqua necessaria per irrigare il giardino dipende dalle dimensioni, dal tipo di terreno e dalle piante o colture presenti. È facilmente intuibile che in estate e nei periodi più caldi l’approvvigionamento deve essere superiore.
Per quanto riguarda il prato, il fabbisogno idrico estivo si aggira intorno ai 4-6 litri di acqua al giorno per ogni metro quadro. Per irrigare un giardino di 100 mq servono dunque in media 500 litri di acqua. Se sono presenti piante, siepi o fiori il fabbisogno aumenta: ad esempio le latifoglie richiedono 40-60 litri di acqua per pianta ogni due giorni; le tropicali 60-80 litri di acqua per pianta ogni due giorni; gli alberi da frutto 60-65 litri di acqua ogni due giorni. In linea di massima, dunque, per irrigare un giardino di medie dimensioni serve una grande quantità d’acqua, al netto di quella piovana.
A questo punto individuate sulla carta le zone per similitudini (prato, terreno con piante, siepi, fiori), su cui installare sistemi di irrigazione a pioggia, a goccia, o aspersione. Ad ogni zona dovrete assegnare portata e pressione, per calcolare il tempo necessario affinché ogni settore riceva il suo fabbisogno: se la fonte sarà l’acquedotto, potete prendere come riferimento il contatore; se si tratta di un pozzo o canale, affidatevi al libretto tecnico della pompa.
Come realizzare un impianto di irrigazione
A questo punto non resta che realizzare il proprio impianto di irrigazione. Per andare sul sicuro vi consigliamo di affidarvi al lavoro di un professionista. In ogni caso avrete bisogno della materia prima, che sia resistente e di qualità. Ad esempio su e-Commerce come Mondoirrigazione potete trovare tanti prodotti professionali utili alla causa, delle migliori marche.
I principali componenti di un impianto di irrigazione sono la centralina (o programmatore) che comanda le elettrovalvole (aperte o chiuse ai fini di irrigare una specifica zona). Completano l’opera i tubi. La centralina è il cervello dell’impianto e può essere per esterno (dotata di sportellino e trasformatore), per interno (progettata per trovare posto in locali interni) o a pozzetto (stagna).
La scelta dovrà in particolare ricadere sulla tipologia dell’irrigatore. In genere negli impianti automatizzati è a scomparsa, da interrare. Si distingue per la torretta interna che emerge di 5/10 cm durante l’irrigazione, per poi incassarsi nel terreno una volta terminato.
L’irrigatore statico, invece, può essere utile per le aree fino a 500 mq e la sua forma varia in base al raggio. Sulla testina troverete un numero che indica la distanza di installazione consigliata tra un irrigatore e l’altro. L’irrigatori dinamico o a turbina è il più indicato per i giardini di medie e grandi dimensioni, ha la testina rotante e una serie di ugelli installabili in base alla gittata necessaria. Il loro raggio d’azione varia dai 5 ai 20 metri.
Prima di iniziare gli scavi per i tubi, consigliamo di individuare e picchettare i punti destinati agli irrigatori e alle valvole. La profondità dello scavo nei punti irrigatore deve essere di circa 35/40 cm. Servitevi di un gesso per tracciare il percorso delle tubazioni partendo dal circuito di comando, proseguite con lo scavo e successivamente con la posa. Evitate gli accavallamenti e, in caso di zone pietrose, rivestite di sabbia il fondo e pareti dello scavo.