Ontano bianco e nero: come e dove piantare l’albero, cura e malattie
L’Ontano fa parte della famiglia delle Betulacee. La pianta raggiunge gli 8-10 metri d’altezza di media e sviluppa foglie alterne dai contorni dentati, mentre i fiori si caratterizzano dall’aspetto legnoso. Predilige le posizioni soleggiate e lontane dall’ombra di altri alberi. Non soffre il freddo e il caldo, ama il clima temperato e ha una crescita abbastanza rapida.
La pianta è caratteristica delle zone umide e ama molto l’acqua. Per questo gli esemplari coltivati in giardino necessitano di un’irrigazione costante: è bene accertarsi che il terreno non sia asciutto o secco durante i periodi più caldi. L’Ontano non necessita di concimazione e ha la straordinaria capacità di rendere fertile il terreno che lo circonda.
Ontano bianco e nero: caratteristiche
Ontano nero
Può raggiungere i 25 metri d’altezza, ha foglie lunghe dal dorso liscio e la corteccia grigia. I frutti sono scuri mentre la chioma è larga. Cresce nelle zone fluviali e fino ad un’altitudine di 1200 metri.
Ontano bianco
Può crescere fino ai 1500 metri di altitudine. Il suo ambiente ideale è montuoso: è molto diffuso sulle Alpi e sugli Appennini, nelle vicinanze di corsi o specchi d’acqua. Ha foglie tendenti all’ovale, verde scuro sul dorso e pelose sotto. La chioma è ampia, il tronco è sottile e raggiunge un’altezza di 20 metri.
Come e dove piantare l’Ontano
I semi creati dalla pianta l’anno precedente si piantano in primavera e prima di essere utilizzati vanno conservati in un luogo freddo. L’alternativa è per talee, che possono essere create tagliando una piccola porzione di ramo (10 cm circa a partire dall’estremità). L’esemplare ottenuto va trapiantato in un vaso o un contenitore contenente un mix di sabbia e terriccio. È importante mantenere il terreno sempre umido, fino alla completa formazione delle radici.
Le malattie dell’Ontano
L’ontano è una pianta difficilmente attaccabile da parassiti e malattie. Le insidie sono rappresentate dagli afidi che rovinano i germogli, le malattie fungine ed i cancri rameali.